Paesaggi spettacolo e cammini insidiosi
La montagna era la passione costante nella vita di Stefano, fin da quando, ragazzino, fece la sua prima vacanza con l’oratorio sui monti attorno a Pigra, località sopra Argegno, sul lago di Como; qui ha perso la vita percorrendo un sentiero, indicato con tratteggio nelle mappe del luogo e purtroppo infido.
L’incidente mortale è avvenuto in un territorio bellissimo, ma non adeguatamente spiegato dall’amministrazione locale sulle mappe cartacee esposte in paese, e sul web (vedi il libretto Pigra da scoprire, disponibile fino all’anno scorso nei bar del paese, e nei siti www.comune.pigra.co.it, www.aapigra.it).
Tali materiali, infatti, non contenevano alcun riferimento alla presenza dei numerosi dirupi, scavati nella roccia dal torrente Camoggia e dagli affluenti nel corso dei secoli, e che intersecano i boschi.
Se però il visitatore o lo sportivo cerca la voce Canyoning in Val d’Intelvi sui vari siti turistici, ad esempio su www.lavalleintelvi.info, scopre che si pratica questa disciplina proprio nella valle della Camoggia; inoltre si scoprono mappe per le calate – le discese lungo una parete – e viene indicato l’accesso esattamente dal paese di Pigra. Più precisamente, “l’ambiente in cui si svolge, comunemente detto forra, è per sua stessa natura inospitale. Un percorso di torrentismo si svolge all’interno di gole profondamente scavate nella roccia, caratterizzate in genere da forte pendenza”…
Al momento dell’incidente avvenuto a Stefano, le mappe locali del territorio, in grandi dimensioni sui pannelli all’uscita dalla funivia che sale da Argegno a Pigra, presentavano, con un tratteggio chiaramente visibile, anche i vecchi sentieri che attraversano il bosco, predisposti molti decenni fa e di cui i locali conoscono la pericolosità.
Certamente questi tratteggi avevano molta minore evidenza dei percorsi indicati a colori sulle mappe, e lungo i tracciati, dove camminando si incontrano i tradizionali segni indicatori di direzione dipinti con vernice. Tuttavia, muovendosi poi sul territorio, spesso alcuni bivi traevano in inganno, e non erano certo segnalati come pericolosi o vietati all’ingresso.
E infatti, anche in alcuni punti delle mappe erano chiaramente visibili i raccordi tra questi vecchi sentieri e quelli più recenti. I punti di ingresso nel bosco non erano opportunamente sconsigliati, così che risultava possibile l’accesso agli antichi e pericolosi tracciati e il conseguente rischio di precipitare in un burrone.
Questo è accaduto a Stefano e gli è stato fatale.
Lo stesso è avvenuto a una turista tedesca l’8 ottobre 2021, a poca distanza dal punto della caduta di Stefano. Fortunatamente la turista è riuscita ad aggrapparsi a un ramo e a lanciare l’allarme per i soccorsi. (Vedi il quotidiano La Provincia, ‘Pigra, turista scivola sul sentiero. Si salva aggrappandosi a una radice’, 9 ottobre 2021.)
Il lago di Como dalla Val d’Intelvi
Famiglia e amici di Stefano hanno percorso spesso quei tracciati, studiato il luogo, parlato coi residenti, soprattutto hanno contattato a più riprese, fin dall’estate 2020, l’amministrazione locale di Pigra, invitando chi è legalmente responsabile a provvedere alla riqualificazione del territorio, a partire dalle mappe dei sentieri: tutti motivati esclusivamente dal dovere morale e civico affinché episodi simili non si ripetano.
Purtroppo le risposte sono state prima ovviamente di solidarietà, poi generiche e inconcludenti.
Solo dopo l’invito alla modifica delle mappe, l’Associazione Amici di Pigra ha provveduto ad aggiornarle nel proprio sito web.
I familiari si sono inoltre preoccupati di formulare alcune proposte per migliorare la percorribilità del territorio, e il 9 gennaio 2022 hanno inviato posta certificata a tutti i soggetti impegnati nella tutela di questo luogo preposto alle escursioni, formulando idee concrete e suggerimenti.
L’unica risposta è stata quella del Presidente del CAI della Val d’Intelvi, che si è sempre mostrato disponibile a collaborare e a operare sul territorio, qualora le amministrazioni comunali di Pigra e Colonno si fossero decise realmente a prendere in considerazione le proposte di miglioramento e messa in sicurezza dei percorsi.
Finalmente, dall’agosto 2022, le nuove guide cartacee e un pannello all’uscita dalla funivia, unitamente a quelli in paese, riportano la raccomandazione di non allontanarsi dai sentieri principali che formano un anello nel territorio tra Pigra e Colonno e invitano a prestare attenzione all’imbocco di questi sentieri.